NOI SIAMO
QUELLI CHE...

Pensano che le informazioni sullo stato di salute delle persone e delle comunità, sulle malattie e gli infortuni, sulle cause di entrambi...costituiscano una premessa indispensabile per fare prevenzione;
Offrono alle istituzioni, ai corpi intermedi della società...valutazioni, proposte, azioni di informazione e formazione con l'intento di partecipare...;
Non hanno conflitti di interesse...per cui sono liberi di dire ciò che pensano
Comunicano in modo trasparente...
Non hanno tra gli obiettivi prioritari la difesa di categorie o di singole figure professionali...
Cercano un continuo confronto con le altre Società scientifiche che operano nel mondo della prevenzione...
Non hanno mai smesso di credere nella necessità di un sistema pubblico di prevenzione diffuso in tutto il paese, in grado di garantire il diritto alla salute e di contrastare le diseguaglianze.
Pensano che la solidarietà e la partecipazione siano ancora valori indispensabili.
Previous slide
Next slide

Festival di storia del lavoro – seconda edizione, Pistoia 16-18 settembre 2022

Condividi con:

Facebook
Twitter
WhatsApp
Email
Stampa

Tempo di lettura: 2 minuti

Tempo di lettura: 2 minuti

E’ grazie alla partecipazione di amici quali Alberto Baldasseroni e Francesco Carnevale che veniamo a conoscenza di questo Festival dedicato alla storia del lavoro a Pistoia, dal 16 al 18 settembre. Lo organizza, ed è il suo secondo dopo quello del 2019 a Lecce, la SISLav, Società Italiana di Storia del Lavoro, alla quale i nostri aderiscono.

Ci teniamo a segnalarlo, non solo ovviamente per chi potrà o vorrà partecipare, ma soprattutto per sottolineare il senso che l’iniziativa assume e per il segno culturale – in qualche maniera ostinato – che intende marcare, particolarmente in un periodo complicato e smemorato come questo.

Apprendiamo così che (ancora) esistono modi e spazi dedicati allo studio di questo aspetto (ancora) fondamentale/fondante della nostra vita e società, modi a spazi che pure corrono in apparenza disallineati rispetto ad un mainstream culturale e politico che si occupa d’altro.

Basta guardare il programma per capire che l’approccio è tutt’altro che “archeologico” o accademico, ma fondato sulla partecipazione e la collaborazione di più saperi e finalizzato ad una conoscenza che ha forti legami verso il presente. Tra seminari, mostre, spettacoli, annotiamo la presenza di temi – oltre a quelli più propriamente “storiografici” – che stanno, caldi, dentro il nostro tempo: il precariato digitale, il genere, il nuovo rifiuto del lavoro, le migrazioni, la guerra …

È evidente una volontà di capire da dove e come siamo arrivati qui, per imparare ad affrontare il presente ed anche questo, sempre più indefinito ed incerto, futuro. “Avvicinare la storia del lavoro alla cittadinanza e alle istituzioni che operano nei territori”, perché sì, ne abbiamo bisogno come cittadini ma ne hanno certamente bisogno le istituzioni, nelle quali è altrettanto frequente riscontrare gli effetti di questa ignoranza o amnesia che sia.

Ci piace, infine, leggere nel programma la collaborazione dei nostri amici come “medici del lavoro”, a testimonianza di un legame tra medicina e lavoro che richiama le origini più sane di questa disciplina e che è forse tutto da ri-costruire (legame e disciplina).

Se lo desideri, sostienici con una donazione

ULTIMI ARTICOLI

RIMANI AGGIORNATO

2 risposte

    1. Il festival è organizzato dalla Società Italiana di Storia del Lavoro (www.storialavoro.it), alla quale le suggeriamo di rivolgersi per sapere se sia possibile seguire l’evento a distanza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *