NOI SIAMO
QUELLI CHE...

Pensano che le informazioni sullo stato di salute delle persone e delle comunità, sulle malattie e gli infortuni, sulle cause di entrambi...costituiscano una premessa indispensabile per fare prevenzione;
Offrono alle istituzioni, ai corpi intermedi della società...valutazioni, proposte, azioni di informazione e formazione con l'intento di partecipare...;
Non hanno conflitti di interesse...per cui sono liberi di dire ciò che pensano
Comunicano in modo trasparente...
Non hanno tra gli obiettivi prioritari la difesa di categorie o di singole figure professionali...
Cercano un continuo confronto con le altre Società scientifiche che operano nel mondo della prevenzione...
Non hanno mai smesso di credere nella necessità di un sistema pubblico di prevenzione diffuso in tutto il paese, in grado di garantire il diritto alla salute e di contrastare le diseguaglianze.
Pensano che la solidarietà e la partecipazione siano ancora valori indispensabili.
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L’anniversario dell’incendio a bordo della Elisabetta Montanari: una delle più gravi tragedie sul lavoro in Italia

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 Il 13 marzo 1987, nel cantiere  privato dell’impresa Mecnavi a Ravenna, scoppiava un incendio a bordo della nave gasiera Elisabetta Montanari. I fumi generati provocavano la morte di 13 operai impegnati in lavori di manutenzione all’interno della stiva.

 

Vogliamo ricordarne qui i nomi: Filippo Argnani, Marcello Cacciatori, Alessandro Centioni,  Gianni Cortini, Massimo Foschi, Marco Gaudenzi, Domenico Lapolla, Mohamed Mosad, Vincenzo Padua, Onofrio Piegari, Massimo Romeo, Antonio Sansovini, Paolo Seconi
Una tragedia legata a cause che ancora oggi troviamo alla base di infortuni gravi e mortali, anche nel recente caso del cantiere Esselunga di Firenze: lavoro precario, povero, senza misure di sicurezza, senza formazione. senza diritti; appalti a cascata. Oggi, a distanza di 37 anni, e in particolare nel settore delle costruzioni, le condizioni di lavoro (la sicurezza del lavoro e sul lavoro, la sua organizzazione e la garanzia dei diritti)  alla base della tragedia di Ravenna continuano a riproporsi e ad uccidere.
Nel gennaio 2020, la determinazione a mantenerne vivo il ricordo  dell’Ing. Umberto Laureni – uno dei periti di parte civile che avevano partecipato alla ricostruzione delle cause e delle dinamiche dell’evento –  ha portato alla messa in scena (con il copione e la regia di Leandro Lucchetti) a Trieste dello spettacolo teatrale “Telefonano che c’è un incendio su una nave”.
Proprio per ricordare e riflettere, pubblichiamo qui i link alla presentazione dello spettacolo youtu.be/K3Q9zUwC3Lc
alla sua registrazione  youtu.be/dar0LkJEegE
e ad un recente articolo che ricorda l’evento  www.diario-prevenzione.it/13-ma…talia/

 

 

 

 

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