L’art. 3, comma 2, del D.Lgs. 81/08 prevedeva l’emanazione di decreti finalizzati al coordinamento con la normativa precedente relativa alle attività lavorative a bordo delle navi, in ambito portuale e per il settore delle navi da pesca, e all’armonizzazione delle disposizioni tecniche di cui ai Titoli dal II al XII con la disciplina in tema di trasporto ferroviario contenuta nella Legge n. 191/1974.
A distanza di 16 anni dall’approvazione del D.Lgs, 81/08, nulla è cambiato nelle norme per la salute e sicurezza sul lavoro nei porti, sulle navi – comprese le navi da pesca – e soprattutto nel settore ferroviario, nonostante ripetuti solleciti provenienti da più parti.
Per questa prolungata inerzia governativa, in questi giorni la rivista dei macchinisti ferroviari italiani “Ancora in marcia!”, insieme ad un gruppo di cittadini e lavoratori (molti dei quali RLS), e alle associazioni nate a seguito della strage di Viareggio, ha chiesto l’avvio della procedura di infrazione UE nei confronti dell’Italia, per l’omesso completo recepimento della Direttiva 89/391 CEE
Il testo integrale della denuncia è disponibile nell’articolo della rivista “Ancora in marcia!”
Tempo di calendari, tempo di salute
“Carissimi, si fa sempre un gran parlare di promozione della salute e sul tema si susseguono svariate iniziative. Mi associo...
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