NOI SIAMO
QUELLI CHE...

Pensano che le informazioni sullo stato di salute delle persone e delle comunità, sulle malattie e gli infortuni, sulle cause di entrambi...costituiscano una premessa indispensabile per fare prevenzione;
Offrono alle istituzioni, ai corpi intermedi della società...valutazioni, proposte, azioni di informazione e formazione con l'intento di partecipare...;
Non hanno conflitti di interesse...per cui sono liberi di dire ciò che pensano
Comunicano in modo trasparente...
Non hanno tra gli obiettivi prioritari la difesa di categorie o di singole figure professionali...
Cercano un continuo confronto con le altre Società scientifiche che operano nel mondo della prevenzione...
Non hanno mai smesso di credere nella necessità di un sistema pubblico di prevenzione diffuso in tutto il paese, in grado di garantire il diritto alla salute e di contrastare le diseguaglianze.
Pensano che la solidarietà e la partecipazione siano ancora valori indispensabili.

Chi denuncia le malattie professionali?

Condividi con:

Facebook
Twitter
WhatsApp
Email
Stampa

Tempo di lettura: 2 minuti

Tempo di lettura: 2 minuti

 

Alle sollecitazioni avanzate da Leopoldo Magelli, ha fornito elementi Giovanni Falasca che ha anche allargato il campo delle riflessioni fino a raggiungere il tema dei riconoscimenti da parte dell’Ente assicuratore.

Tino Magna si avvale qui dei dati della banca dati di MalProf per analizzare proprio l’aspetto legato a quali siano i medici che con maggiore frequenza procedono alla certificazione della malattia professionale, mettendo in evidenza sia alcune incongruenze sia andamenti temporali che meritano approfondimenti.

Emerge, anche qui, il ruolo minore – rispetto all’atteso – del medico competente aziendale nel segnalare le MP, anche quelle che, grazie alla sorveglianza sanitaria effettuata, ci si aspetterebbe che fossero più facilmente rilevate. Alla luce della grande mole di accertamenti sanitari per i rischi lavorativi quale emerge anche dai dati degli Allegarti 3B, è inevitabile che questi dati facciano sorgere ulteriori quesiti, meritevoli di studio.

Un altro aspetto che viene riscontrato è la crescente quota di denunce che partono dall’assistenza ai lavoratori offerta dai patronati, particolarmente nel caso di alcune tipologie di MP: le riflessioni che ne derivano dovrebbero peraltro andare al di là di alcuni elementi immediati (l’azione svolta a favore del lavoratore, l’assenza di vincoli contrattuali ecc.) e avvalersi anche di analisi della natura e della qualità degli accertamenti ma anche degli esiti in termini di riconoscimento assicurativo.

Non ultimo elemento che viene posto all’attenzione riguarda le azioni di segnalazione di MP svolte dai Servizi delle ASL, che risulta contribuire – se si escludono i tumori professionali – per una piccola percentuale sul totale.

Ma gli stimoli presenti nell’analisi operata da Tino Magna vanno anche al di là di questi, qui citati.

 

Chi denuncia le malattie professionali?

Di Tino Magna

 

Informazioni estratte da:

Non tutte le Regioni e non tutte le ASL inviano i dati delle denunce a MALPROF, anche se nel tempo sono significativamente aumentate. Nel 1999, anno di inizio di MALPROF, solo la Lombardiainseriva le denunce. Nel 2000 si è affiancata la Toscana e via via si sono aggiunte altre ASL o Regioni. Sono poche le Regioni in cui tutte le ASL trasmettono tutti i casi di malattia, in molte Regioni solo alcune ASL partecipano a MALPROF e trasmettono solo alcuni casi.

Il confronto con le denunce inviate ad INAIL indica che MALPROF raccoglie circa il 25% delle denunce (in realtà non è proprio così perché i casi INAIL e i casi MALPROF non coincidono: ci sono casi contenuti in INAIL e non in MALPROF e viceversa).

Tabella 2 – Malattie professionali denunciate ad INAIL per Regione –Open data INAIL

 

Se lo desideri, sostienici con una donazione

ULTIMI ARTICOLI

RIMANI AGGIORNATO

Lascia un commento