NOI SIAMO
QUELLI CHE...

Pensano che le informazioni sullo stato di salute delle persone e delle comunità, sulle malattie e gli infortuni, sulle cause di entrambi...costituiscano una premessa indispensabile per fare prevenzione;
Offrono alle istituzioni, ai corpi intermedi della società...valutazioni, proposte, azioni di informazione e formazione con l'intento di partecipare...;
Non hanno conflitti di interesse...per cui sono liberi di dire ciò che pensano
Comunicano in modo trasparente...
Non hanno tra gli obiettivi prioritari la difesa di categorie o di singole figure professionali...
Cercano un continuo confronto con le altre Società scientifiche che operano nel mondo della prevenzione...
Non hanno mai smesso di credere nella necessità di un sistema pubblico di prevenzione diffuso in tutto il paese, in grado di garantire il diritto alla salute e di contrastare le diseguaglianze.
Pensano che la solidarietà e la partecipazione siano ancora valori indispensabili.
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DOPO IL PRIMO MAGGIO 2024

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Giornata dei lavoratori, ma nel 2024, più ancora che in altri anni, certamente non è stata una Festa dei Lavoratori. Poco o nulla da festeggiare a valle degli infortuni mortali plurimi di Brandizzo, di Firenze e di Bargi ma anche dei tanti altri infortuni di cui non si parla molto perché fanno “solo un morto” o “solo un invalido”. Ma anche in considerazione delle tante malattie professionali di cui meno si parla, come quelle da logoramento delle spalle, delle mani, della schiena, delle ginocchia o come quelle dei tumori da lavoro che spesso si cerca di mascherare come “polvere sotto il tappeto” o come le molte che non si cercano e quindi non emergono, come del resto anche per gli stessi infortuni c’è tanto che non viene alla luce.

E tenuto conto delle enormi trasformazioni del lavoro con i loro nuovi e vecchi rischi ed anche della crisi occupazionale che diventa essa stessa motivo di malessere e finanche di malattia anche per il senso di instabilità e mancanza di futuro, così come per l’impoverimento che impatta sulla salute e sulla possibilità di curarsi.

SNOP dice che conoscere è indispensabile per poter prevenire ma significa anche non dimenticare.

È stata un bene, certo, la grande attenzione che da moltissime parti quest’anno al Primo Maggio è stata data alla salute sul lavoro con messaggi di forte denuncia e di alto valore politico, a partire da quelli – ripetuti – del Presidente Mattarella.

Ma ora bisogna dare corso agli impegni sollecitati o assunti.

Perché la sicurezza e la salute nel lavoro non siano un privilegio per pochi ancora più di quanto lo siano già ora, si rende necessario un cambiamento strutturale del lavoro fondato sui diritti e sul rispetto della persona, una crescita della cultura della legalità coltivata in ogni luogo, dalla scuola al lavoro e in ogni fase della vita, come cittadini, studenti, lavoratori, a partire dalle istituzioni. Si deve rafforzare un sentire collettivo di condanna e di contrasto rispetto a tutte le condizioni che causano danni alla salute in chi lavora.

La strada per cambiare passa attraverso la consapevolezza, la condivisione, la partecipazione e la ricerca costante dell’equità.

Il nostro impegno, con lo spirito di sempre, sarà lavorare in questa direzione.

Il Direttivo nazionale SNOP.

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