Giornata dei lavoratori, ma nel 2024, più ancora che in altri anni, certamente non è stata una Festa dei Lavoratori. Poco o nulla da festeggiare a valle degli infortuni mortali plurimi di Brandizzo, di Firenze e di Bargi ma anche dei tanti altri infortuni di cui non si parla molto perché fanno “solo un morto” o “solo un invalido”. Ma anche in considerazione delle tante malattie professionali di cui meno si parla, come quelle da logoramento delle spalle, delle mani, della schiena, delle ginocchia o come quelle dei tumori da lavoro che spesso si cerca di mascherare come “polvere sotto il tappeto” o come le molte che non si cercano e quindi non emergono, come del resto anche per gli stessi infortuni c’è tanto che non viene alla luce.
E tenuto conto delle enormi trasformazioni del lavoro con i loro nuovi e vecchi rischi ed anche della crisi occupazionale che diventa essa stessa motivo di malessere e finanche di malattia anche per il senso di instabilità e mancanza di futuro, così come per l’impoverimento che impatta sulla salute e sulla possibilità di curarsi.
SNOP dice che conoscere è indispensabile per poter prevenire ma significa anche non dimenticare.
È stata un bene, certo, la grande attenzione che da moltissime parti quest’anno al Primo Maggio è stata data alla salute sul lavoro con messaggi di forte denuncia e di alto valore politico, a partire da quelli – ripetuti – del Presidente Mattarella.
Ma ora bisogna dare corso agli impegni sollecitati o assunti.
Perché la sicurezza e la salute nel lavoro non siano un privilegio per pochi ancora più di quanto lo siano già ora, si rende necessario un cambiamento strutturale del lavoro fondato sui diritti e sul rispetto della persona, una crescita della cultura della legalità coltivata in ogni luogo, dalla scuola al lavoro e in ogni fase della vita, come cittadini, studenti, lavoratori, a partire dalle istituzioni. Si deve rafforzare un sentire collettivo di condanna e di contrasto rispetto a tutte le condizioni che causano danni alla salute in chi lavora.
La strada per cambiare passa attraverso la consapevolezza, la condivisione, la partecipazione e la ricerca costante dell’equità.
Il nostro impegno, con lo spirito di sempre, sarà lavorare in questa direzione.
Il Direttivo nazionale SNOP.