NOI SIAMO
QUELLI CHE...

Pensano che le informazioni sullo stato di salute delle persone e delle comunità, sulle malattie e gli infortuni, sulle cause di entrambi...costituiscano una premessa indispensabile per fare prevenzione;
Offrono alle istituzioni, ai corpi intermedi della società...valutazioni, proposte, azioni di informazione e formazione con l'intento di partecipare...;
Non hanno conflitti di interesse...per cui sono liberi di dire ciò che pensano
Comunicano in modo trasparente...
Non hanno tra gli obiettivi prioritari la difesa di categorie o di singole figure professionali...
Cercano un continuo confronto con le altre Società scientifiche che operano nel mondo della prevenzione...
Non hanno mai smesso di credere nella necessità di un sistema pubblico di prevenzione diffuso in tutto il paese, in grado di garantire il diritto alla salute e di contrastare le diseguaglianze.
Pensano che la solidarietà e la partecipazione siano ancora valori indispensabili.
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Storie di infortunio – Epidemiologia, partecipazione e prevenzione: comprendere per prevenire gli infortuni sul lavoro – Civitanova Marche

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Tempo di lettura: 2 minuti

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Il workshop “STORIE D’INFORTUNIO”, che si innesta sull’esperienza consolidata del sistema nazionale di sorveglianza INFOR-MO, integra lo studio classico dei casi di infortunio grave o mortale applicando un approccio specifico che, a partire dalle inchieste svolte dal personale ispettivo dei Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL), giunge alla generazione e alla socializzazione di “storie narrate”. La narrazione è affidata agli stessi operatori che hanno svolto l’inchiesta, il prodotto finale viene condiviso anche con altri che, pur non avendo direttamente contribuito all’inchiesta, partecipano al conseguimento di comuni obiettivi di prevenzione occupazionale.
Il metodo delle “comunità di pratica e narrazione” approfondisce la comprensione del complesso dei fattori che hanno indotto il realizzarsi o il permanere di una situazione di rischio fino a consentire / generare l’evento lesivo (“rete di causazione”), promuove la condivisione di esperienze e il confronto professionale tra gli operatori SPreSAL, favorisce la costruzione partecipata di soluzioni preventive anche originali.
La prevenzione basata sulla narrazione si è dimostrata efficace nel produrre cambiamenti nell’attività degli operatori, perché favorisce processi di identificazione con gli obiettivi della prevenzione, valorizza la formazione, motiva gli interessati alla collaborazione per la progettazione di interventi più efficaci, consente l’individuazione di nuovi ambiti di ricerca.
La “svolta narrativa” all’interno degli studi scientifici e dell’operatività istituzionale avviene quando la conoscenza narrativa è legittimata quale una delle diverse e possibili fonti informative; viene quindi rimarcata l’importanza dell’integrazione tra la narrazione e l’evidenza tecnico-scientifica come strumento per favorire il rapporto tra le conoscenze evidence-based e le esperienze sul campo.
Il progetto si colloca entro lo scenario dell’epidemiologia occupazionale “partecipata” che ha portato al concetto culturale e giuridico di “referto epidemiologico” assunto nell’ordinamento italiano con la Legge 29 del 2019.

Si tratta di un Evento formativo ECM patrocinato da SNOP, ASNAS e AIE, accreditato per tecnici della prevenzione, assistenti sanitari, infermieri, medici, biologi, chimici, fisici, psicologi ed educatori professionali.

Si svolgerà in 4 sessioni:

  • il 24 maggio e 20 giugno 2023 dalle ore 9:00 alle ore 12:00 a distanza;
  • il 20 settembre e 18 ottobre 2023 dalle ore 9:30 alle ore 16:30 in presenza, nella sala multifunzionale AST Macerata, Piazza Garibaldi n.8. – Civitanova Marche (Città alta).

Sarà possibile iscriversi fino al 19 maggio 2023 (indicazioni nel programma in allegato).

 

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Una risposta

  1. Il 24 maggio è iniziata l’avventura di “STORIE DI INFORTUNIO” nelle Marche con il primo dei due webinar in programma, durante il quale il gruppo di lavoro DORS ha presentato ai corsisti le premesse storiche di questo approccio, le esperienze già maturate, la metodologia del programma, gli strumenti e gli stili della comunicazione narrativa e… la lista dei compiti da svolgere da qui ai primi di giugno, in modo che per il secondo webinar (20 giugno) ci sia una massa critica di buon “materiale” su cui lavorare.

    Ho colto, come uno degli elementi che profondamente caratterizzano il viaggio formativo, due attenzioni particolarmente spiccate e costantemente presenti nel discorso di tutti i docenti:

    – quella per le finalità preventive delle “storie di infortunio” (quindi non esercizi accademici, ma strumenti molto pratici per contribuire alla sicurezza e all’integrità dei lavoratori per strade che affiancano, senza sostituirle, quelle classiche della vigilanza ante-factum e dell’inchiesta post-factum);

    – quella per gli aspetti umani delle vicende dolorose e spesso drammatiche delle quali si va a dipanare il racconto (difficile, a mio modesto parere, essere dei buoni preventori se non ci lascia “contaminare” dalle emozioni delle persone – lavoratori e loro cari – con cui abbiamo a che fare e se non ri-conosciamo anche le nostre, di emozioni, quando durante il nostro lavoro “tocchiamo” le vite degli altri o anche solo ci avviciniamo ad esse).

    Grazie di cuore ai colleghi di DORS!!!

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