Disponibile al seguente link, oltre alla locandina di presentazione del seminario, il report completo della ricerca: http://www.fmb.unimore.it/on-line/home/eventi/seminari/articolo5327.html
Le malattie dell’apparato muscolo scheletrico rappresentano ormai da tempo nel loro complesso le patologie professionali di gran lunga maggiormente denunciate e riconosciute dall’INAIL.
Questo dato, allineato a quello che da molto più tempo è l’andamento internazionale, è sicuramente conseguenza dell’inadeguatezza del mondo produttivo di fare fronte compiutamente alle problematiche organizzative sempre più emergenti in lavori usuranti che impongono ritmi eccessivi e un significativo sovraccarico biomeccanico a carico dell’apparato muscolo scheletrico.
Non bisogna però scordare che la genesi di queste patologie é da considerarsi multifattoriale, essendo influenzata, tra l’altro, anche da fattori genetici e ormonali, da patologie concomitanti, dalle differenze di genere e da differenze sociali in larga parte causa di differenze nell’esposizione a fattori ergonomici sul lavoro.
Di sicuro poi emerge, dalla attenta lettura dei dati forniti dall’INAIL, come vi siano significative differenze territoriali nel riconoscimento di queste patologie, giustificate non solo da un fattore di carattere “istituzionale” sia nell’andamento delle denunce che dei riconoscimenti, quanto soprattutto dalla forte influenza di fenomeni locali, al netto della conformazione produttiva.
Su questi temi, la Fondazione Marco Biagi dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha svolto lungo l’anno 2016 una ricerca denominata Disturbi muscolo-scheletrici e lavoro: una mappatura critica, i cui risultati saranno presentati e discussi nel corso del Seminario che si terrà a Modena il 17 febbraio 2017 alle ore 14,30. Disponibile al seguente link (ancora in fase di definizione) la locandina di presentazione del seminario e a partire da inizio febbraio il report completo della ricerca: http://www.fmb.unimore.it/on-line/home/eventi/seminari/articolo5327.html