NOI SIAMO
QUELLI CHE...

Pensano che le informazioni sullo stato di salute delle persone e delle comunità, sulle malattie e gli infortuni, sulle cause di entrambi...costituiscano una premessa indispensabile per fare prevenzione;
Offrono alle istituzioni, ai corpi intermedi della società...valutazioni, proposte, azioni di informazione e formazione con l'intento di partecipare...;
Non hanno conflitti di interesse...per cui sono liberi di dire ciò che pensano
Comunicano in modo trasparente...
Non hanno tra gli obiettivi prioritari la difesa di categorie o di singole figure professionali...
Cercano un continuo confronto con le altre Società scientifiche che operano nel mondo della prevenzione...
Non hanno mai smesso di credere nella necessità di un sistema pubblico di prevenzione diffuso in tutto il paese, in grado di garantire il diritto alla salute e di contrastare le diseguaglianze.
Pensano che la solidarietà e la partecipazione siano ancora valori indispensabili.

Perché può essere importante l’art. 65 del D.Lgs. 81/08

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Un’esperienza a Milano

Le città, oggi più che mai, sono affamate di spazi, e le aree di alto interesse commerciale, di intrattenimento e di ristorazione hanno un tale valore economico che è imperativo valorizzare anche una spelonca o un minimo pertugio. Avviene così il recupero di cantine, gallerie, magazzini interrati equipaggiati con impianti di aerazione e illuminazione
sostitutiva di quella naturale. A dire il vero non è una condizione tanto dissimile da quella di chi lavora lontano 30 metri dalle finestre al terzo piano della Rinascente, o al banco dei freschi in fondo ad un supermercato e infatti è una condizione che viene il più delle volte autorizzata anche solo con una valutazione documentale e quindi autocertificata anche in ATS.
Ma quando l’autorizzazione riguarda una biobanca che accoglie serbatoi con centinaia di litri di azoto liquido in un interrato ospedaliero, quando riguarda locali interrati di preparazione di radiofarmaci, officine ferroviarie e tranviarie in galleria, o quando semplicemente riguarda decine di singoli esercizi commerciali in un unico spazio interrato condiviso, con interferenze nella movimentazione delle merci, nell’affollamento di clienti, nel coordinamento delle emergenze, allora l’autorizzazione è un momento importante di verifica di come è organizzata e gestita l’attività in relazione alle misure di prevenzione in una condizione di “svantaggio strutturale” dei locali. Questo è stato il lavoro per dare un contenuto serio ad un adempimento che poteva essere comodamente archiviato in autocertificazione.
E questo è sempre stato molto apprezzato anche dalle imprese, che credo continueranno a chiedere di confrontarsi con il servizio (e dico “servizio” non a caso) PSAL, anche se espropriato dell’art. 65.

Tiziana Vai

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