Ricordare gli eventi infortunistici tragici è doveroso ma ricordare è utile se serve, oltre che a garantire giustizia, per agire affinché non si ripetano le condizioni che hanno permesso quegli eventi. Che non siano, quindi, meri anniversari di rito ma occasioni per rinnovare quegli impegni che, sempre, sono proclamati in prossimità degli avvenimenti.
Vale anche per la tragedia di Brandizzo, in cui giusto un anno fa, in un incidente intollerabile anche per le sue modalità di accadimento, morirono Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera, in un cantiere di manutenzione ferroviaria appaltato da RFI. L’azione giudiziaria alla ricerca dei responsabili prosegue e ci auguriamo che si concluda in tempi accettabili e in maniera chiara.
L’Associazione Sicurezza e Lavoro, insieme ai Comuni di Brandizzo e di Torino, al Consiglio Regionale del Piemonte, Inail, INL, i sindacati edili di UIL, CISL e CGIL, l’Ente Unico Edile del Vercellese e della Valsesia, l’Istituto IIS Cavour di Vercelli e i familiari delle vittime, ha organizzato una «Settimana del Lavoro Sicuro” (v. programma allegato) all’interno della quale si realizzano diversi eventi, tra cui un convegno con la partecipazione della presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, on. Chiara Gribaudo.
Alcune sigle sindacali (Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione – Assemblea Nazionale PdM e PdB – CAT – Cobas – CUB Trasporti –SGB – USB) e le riviste “Ancora In Marcia!” e “CUB Rail” promuovono, in parallelo, per il 31 agosto a Brandizzo un presidio “in memoria di una strage operaia” (v. locandina allegata). L’evento mette in tutta evidenza, citandolo, anche il dissenso che si è creato attorno alla firma da parte di FILT/CGIL, FIT/CISL, UILTrasporti, UGL Ferrovieri, SLM Fast/Confasal e ORSA Ferrovie dell’accordo del 10 gennaio 2024 con RFI S.p.a. relativo alla riorganizzazione del settore della manutenzione infrastrutture di RFI, che queste altre organizzazioni contestano con forza.
L’accordo nasceva da un confronto avviato nel 2020 su temi prevalentemente organizzativi e contrattuali e, anche se non può non aver risentito degli eventi tragici recenti (oltre Brandizzo, Pioltello 2018 e Livraga 2020), non tratta che parzialmente gli aspetti specifici della sicurezza sul lavoro sebbene sia evidente che molti degli elementi regolamentati (orari di lavoro, formazione, definizione ruoli e mansioni, retribuzioni ecc.) hanno ovvie ricadute anche sulla sicurezza. È difficile per chi non sia profondo conoscitore dell’organizzazione del settore intravvedere, tra le previsioni dell’Accordo, quegli auspicati interventi che possano portare ad un avanzamento significativo della sicurezza del trasporto ferroviario in complesso e di quello di lavoratori e passeggeri. Quello che è certo è che molto rimane da fare per la sicurezza nel settore ferroviario anche da un punto dell’adeguamento normativo, come giù segnalato su questo sito e che la memoria di questi eventi dovrebbe spingere anche verso interventi specifici.
Segnaliamo qui un significativo documentario pubblicato da La Stampa dal titolo, Brandizzo: la strage silenziosa. (link: https://www.lastampa.it/torino/2024/08/30/video/brandizzo_linchiesta_a_un_anno_dalla_strage_ferroviaria_siamo_ancora_fermi_a_quella_notte_-_il_documentario-14591825/
Programma-Settimana-del-Lavoro-Sicuro-2024-.pdf