Abbiamo ascoltato con grande interesse e soddisfazione la relazione della giudice Margherita Cassano, Prima Presidente della Corte Suprema di Cassazione, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 e vogliamo raccomandare qui la lettura per esteso del testo della sua “Relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2024”.
I magistrati non sembrano godere di un momento particolarmente favorevole con l’attuale Governo e, pur da non giuristi, abbiamo l’impressione che anche l’approccio a diversi degli aspetti qui trattati possa costituire ulteriore (e opportuno) segno della distanza con alcune delle linee tracciate a livello politico.
Non dimenticando i capitoli dedicati alla immigrazione (pag. 76), alla violenza contro le donne (pag. 83), al ruolo sociale dell’impresa (pag. 125), vorremmo raccomandare a tutti i soggetti interessati di leggere le dense e illuminanti pagine dedicate al lavoro irregolare (pag. 43), alla donna lavoratrice (pag. 56) e alla sicurezza nei luoghi di lavoro (pag. 72).
All’interno di quest’ultimo, la giudice Cassano ha modo di spaziare tra le molteplici criticità legislative e istituzionali, non lesinando osservazioni sui provvedimenti legislativi recenti (D.Lgs. 103/2, L. 56/2024, patente a crediti e altri) ma anche sul “sistema istituzionale”, a partire da quello dei Servizi di prevenzione delle ASL:
“Oggi la tutela della salute nei luoghi di lavoro, affidata in via principale a tali enti già dalla legge 23 dicembre 1978, n. 833, presenta una ingiustificabile differenza sul territorio nazionale, a seconda delle Regioni, con la conseguenza di una violazione del principio di uguaglianza nella tutela effettiva della salute sui luoghi di lavoro, espressamente previsto proprio dalla legge n. 833 del 1978”.
Ed ancora:
“Le carenze dell’organico degli ispettori delle Asl non soltanto indeboliscono l’azione di prevenzione amministrativa afferente alla sicurezza dei luoghi di lavoro e alla prevenzione delle malattie professionali, ma depotenziano anche le attività di indagine che richiedono l’indefettibile apporto tecnico-scientifico degli ispettori quali ufficiali di polizia giudiziaria.”
A proposito di patente a crediti è toccato a lei sottolineare che:
“… il Coordinamento della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (con nota del 20 dicembre 2024) ha sollevato perplessità circa l’introduzione, ad opera dell’art. 27 d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, della c.d. patente a crediti per tutti gli operatori dei cantieri edili, che si risolve in una mera autocertificazione circa l’adempimento di alcuni obblighi in materia di sicurezza (valutazione del rischio nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, e formazione).